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Rinforzi antisismici per capannoni industriali (senza demolire!)   

Ti hanno proposto di “sbaraccare” il tuo capannone per metterlo in sicurezza? 

Beh, lasciami dire che esistono dei rinforzi antisismici per capannoni industriali progettati per ottenere il massimo risultato in termini di sicurezza in caso di terremoto (qui trovi la testimonianza di un imprenditore che ha deciso di utilizzarli), da installare senza dover per forza fare interventi invasivi. 

Ed è proprio di questo che voglio parlarti.  

Perché puoi rendere il tuo capannone antisismico in modo facile (sfruttando importanti detrazioni fiscali!), se ti affidi a chi lavora con metodo. 

In altri articoli del blog ho cercato di darti delle indicazioni sulle modalità di intervento per intraprendere un adeguamento sismico o un miglioramento sismico di un capannone industriale. Ma con questo contenuto, voglio analizzare, insieme a te, le tipologie di intervento per rendere sicura una struttura esistente, senza progettare la demolizione e la ricostruzione completa del capannone (quindi, risparmiando!).

Infatti, parleremo dei rinforzi strutturali antisismici per capannoni industriali che puoi mettere in cantiere per continuare a lavorare in totale sicurezza, risparmiando tanti soldi con interventi antisismici non invasivi

Concentriamoci solo sui metodi “realmente percorribili” (e poco costosi!), sulle cose che mai nessuno ti dirà e approfondiamo 4 casi, sia dal punto di vista della tecnica costruttiva che da quello del costo/opportunità per te!

Quali sono i rinforzi antisismici migliori per mettere in sicurezza la struttura di un capannone industriale? 

Vado dritto al punto. 

Ecco i vari interventi che si possono fare per rinforzare la struttura di un capannone: 

  1. sostituzione integrale della copertura con un’altra più leggera;
  2. irrigidimento dei nodi della struttura con piastre in acciaio;
  3. irrigidimento con fibre di carbonio in varie parti della struttura;
  4. inserimento nei nodi di dissipatori sismici.
Rinforzi antisismici capannoni industriali: tecniche a confronto
Tecniche a confronto per il miglioramento sismico capannoni industriali.

Dal punto di vista ingegneristico sono tutti metodi percorribili, perché ognuno di questi tende ad agire su una delle componenti fondamentali dell’equazione della dinamica delle strutture.

Per fartela breve, ti segnalo che questa equazione è caratterizzata da 3 componenti che si definiscono matrici:

la matrice delle rigidezze;

• la matrice delle masse;

• la matrice degli smorzamenti.

Se riesci ad agire opportunamente su almeno una di queste porzioni dell’equazione, otterrai il risultato di migliorare il comportamento della struttura del tuo capannone sotto gli effetti del sisma.

La questione è un po’ complicata e non voglio annoiarti o confonderti le idee. Infatti, ho deciso di pubblicare questo articolo sui rinforzi antisismici strutturali per capannoni e sulle varie modalità di intervento che non prevedono demolizione e ricostruzione con un solo scopo: svelarti ciò che nessuno ti dirà mai.

Quindi, torniamo ai 4 casi che abbiamo visto prima. 

Sostituzione integrale della copertura con un’altra più leggera

Quando ti consigliano di sostituire la vecchia copertura del capannone (caso 1) con una nuova copertura in legno lamellare molto più leggera, dal punto di vista ingegneristico, il consiglio non è male. 

Infatti, riducendo la massa (si interviene sulla matrice delle masse) della copertura, otterrai il risultato di migliorare la risposta del capannone sotto le azioni del sisma.

Ma dal punto di vista della praticità e del costo connesso all’intera operazione le cose non vanno proprio bene!

Pensa a quanto costa una copertura nuova e quanto costa smantellare e conferire in discarica quella vecchia! 

Tra l’altro, ancor prima di dare inizio ai lavori, devi trovarti un altro capannone in cui trasferire tutto (e poi trasferire nuovamente macchinari e altro), interrompendo forse anche la produzione e generando dei costi e dei disagi non proprio controllabili. E non è questo ciò che vuoi!

Insomma, scientificamente parlando sarà anche un bel metodo, ma dal punto di vista pratico-operativo e da quello dei costi per te (diretti ed indiretti) è meglio stendere un velo pietoso! 

Piastre d’acciaio ed elementi in fibra di carbonio sono rinforzi antisismici efficienti?

Passiamo al caso 2 e al caso 3

Esaminiamo insieme l’irrigidimento dei nodi della struttura con piastre in acciaio e con fibre di carbonio, perché la prima tecnica è quasi sempre accompagnata dalla seconda (in alternativa si utilizzano i profili di acciaio sui pilastri).

Sono tecniche che agiscono sulla matrice delle rigidezze della struttura del capannone.

Cosa significa?

Faccio un esempio per semplificare il tutto: immaginiamo di voler applicare un piastrone di connessione nel nodo tra un pilastro ed una trave principale, con lo scopo di evitare che, in caso di terremoto, la trave perda l’appoggio sul pilastro rovinando a terra.

Bene, il piastrone unisce tra loro le teste del pilastro e delle due travi che vi confluiscono, rendendo questo collegamento rigido senza più permettere gli spostamenti relativi tra le travi ed il pilastro.

La porzione dell’equazione della dinamica che viene coinvolta è proprio la matrice delle rigidezze e, quindi, stiamo operando un irrigidimento della struttura

A prima vista potrebbe sembrare un’ottima soluzione, ma non è così!

C’è un problema. Anzi, ne abbiamo 2!

Questi rinforzi strutturali antisismici che spesso vengono proposti per mettere in sicurezza i capannoni industriali creano un irrigidimento del nodo trave-pilastro.

In caso di terremoto, l’energia indotta dal sisma andrà ad interagire pesantemente con tutti gli altri elementi strutturali (in particolare i pilastri), con un pesante incremento degli sforzi che dovranno sopportare e per i quali non sono stati progettati. Devi quindi necessariamente fornirgli delle risorse aggiuntive.

In secondo luogo, andando ad irrigidire i nodi, cambi completamente lo schema statico originario della struttura con tutto ciò che ne consegue, in termini di ripartizione di sforzi, sia col sisma che con tutte le altre condizioni di carico e di azione sulla struttura.

Non è questa la strada che devi seguire se non vuoi sbaraccare (quasi) tutto!

Dall’analisi fatta, puoi facilmente comprendere che l’irrigidimento con piastre e fibre di carbonio, ti obbliga ad intervenire pesantemente sulla struttura del tuo capannone. 

Non sarai costretto ad intervenire su tutta la struttura, ma sicuramente su gran parte della stessa (pilastri in primis). 

Poi, l’intervento su tutti gli altri elementi della struttura è un bel costo da sostenere. 

Come ultima cosa, è importante sottolineare che inserire i piastroni nelle teste delle travi e dei pilastri non è proprio il massimo perché, per infilare le barre filettate nel calcestruzzo, devi necessariamente metterti a trapanare in una porzione molto delicata andando ad indebolirla. E questo non è proprio il massimo!

Ora, passiamo alla soluzione “conveniente” e sicura per mettere in sicurezza il tuo capannone. 

Rinforzi antisismici strutturali per capannoni: per fortuna ci sono i dissipatori sismici!

Partiamo da qui:

Rinforzi antisismici capannoni industriali: dissipatori sismici | Sistema Capannone Sicuro
Dissipatori sismici: schema montaggio TEGOLO-TRAVE

I dissipatori sismici sono rinforzi che agiscono sulla matrice degli smorzamenti ed hanno il grandissimo vantaggio di non alterare particolarmente lo schema statico originario e di intervenire solo in caso di sisma.

L’adeguamento o il miglioramento sismico di un capannone industriale con questo tipo di connessioni è il migliore da tutti i punti di vista (caso 4).

Perché?

Scientificamente parlando, i dissipatori andranno ad assorbire l’energia sismica senza trasmetterla alla struttura esistente ed eviteranno le perdite di appoggio permettendo solo spostamenti relativi tra i singoli elementi strutturali previsti dal progettista.

Questi dispositivi, deformandosi in modo controllato, assorbono quasi completamente l’energia del sisma senza trasmetterla alla struttura originaria (compresi i pilastri) preservandola da danneggiamenti.

Noi di Capannone Sicuro, nei nostri interventi di adeguamento o miglioramento sismico, installiamo nei vari nodi della struttura dissipatori sismici di ultima generazione.

I punti di ancoraggio sono ad una distanza di “sicurezza” dalle teste delle travi e dei pilastri tale da evitare proprio fenomeni di indebolimento degli elementi strutturali del capannone.

E questo è un dettaglio che sicuramente ti farà piacere conoscere: la modalità di applicazione è molto semplice e poco invasiva. Infatti, a meno di casi molto particolari, non siamo MAI dovuti intervenire sui pilastri o sulle fondazioni.

Con il nostro Sistema metti subito in sicurezza il tuo capannone (spendendo meno!), grazie a rinforzi antisismici progettati e installati da un team di tecnici qualificati

Il Sistema Capannone Sicuro® è per te una garanzia di risultato: non generi costi indiretti incontrollabili, perché eviti ogni trasloco e/o fermo di produzione, ottenendo un miglioramento sismico del tuo capannone di almeno 2 classi con interventi non invasivi. 

E se hai letto fin qui, dopo questa analisi dei vantaggi/svantaggi dei vari sistemi, sicuramente non hai più dubbi su come conviene intervenire sul tuo capannone. 

Il Sistema Capannone Sicuro® è stato già scelto da tante aziende in Italia perché è l’unico che ti consente contemporaneamente di godere del vantaggio di non traslocare e di avere un’applicazione semplice, con conseguente contrazione dei tuoi costi diretti ed indiretti.

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Giovanni Pagliardini,

esperto in consolidamento sismico di capannoni industriali. 

Ideatore e creatore del SISTEMA Capannone Sicuro®

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