Ieri mi sono ritrovato a sfogliare un libro americano degli inizi degli anni ottanta che tratta l’analisi sismica degli edifici prefabbricati.

La prima riga dell’introduzione recita così:

The design of connections is one the most important steps in the engineering of precast prestressed concrete structures”.  OVVERO: “La progettazione delle connessioni è uno dei passi più importanti dell’ingegnerizzazione di strutture prefabbricate in cemento armato precompresso”

Già negli anni ’80 gli americani davano enorme importanza, com’è naturale che sia, ai collegamenti!

In gran parte del territorio Italiano, rivelatosi nel tempo quasi tutto a forte rischio sismico, fino a “ieri” abbiamo invece continuato a progettare e realizzare prefabbricati industriali per i soli carichi verticali, e spesso anche privi di connessioni…   😯   😯   😯 

Come ciò sia potuto accadere sfiora l’assurdo, ma tant’è!

Oggi che abbiamo imparato la lezione, se guardiamo indietro e ci concentriamo sugli insegnamenti che vengono dal passato, non abbiamo dubbi nel riconoscere che  la principale causa delle risposte sismiche inadeguate dei nostri edifici prefabbricati è da ricercare nella MANCANZA O INADEGUATEZZA DEI COLLEGAMENTI!

E’ proprio così!

In seguito ai due recenti eventi sismici più importanti (Abruzzo 2009 e Emilia 2012) la comunità scientifica ha stilato una breve lista nella quale si rappresentano i motivi per cui moltissime strutture prefabbricate, anche di recente costruzione, sono collassate sotto le spinte orizzontali del terremoto.

Ecco la lista in anteprima:

mancanza di collegamento tra travi e pilastri

mancanza di collegamenti tra travi ed elementi di copertura

inadeguatezza dei vincoli in quanto privi di duttilità che non consentono spostamenti relativi

inadeguatezza dei vincoli in quanto dotati di eccessiva rigidezza, non compatibili con le richieste di spostamento

Ecco allora anche 3 esempi molto rappresentativi del problema:

A questo punto chiunque si chiede qual è il motivo per cui, all’atto della realizzazione di quei capannoni, non sono stati previsti questi benedetti collegamenti??! 

E, se previsti, perché si sono mostrati totalmente inefficaci al sisma??!

SEMPLICISSIMO: in zone “censite” a bassissimo rischio sismico, in cui le norme non obbligavano il progettista ed il costruttore ad attenersi a regole antisismiche specifiche, si è optato per strutture prefabbricate progettate ai soli carichi verticali e con travi semplicemente appoggiate secondo la regola del “minor costo” del prefabbricato.

Ecco svelato il motivo per cui, anche in questo caso, vale più che mai il detto “il frutto non cade lontano dall’albero”…

Però dal 2003 hanno pensato bene di rivedere la costituzione dell’alberoe, a livello legislativo, sono corsi in fretta e furia a riparare le falle andando a modificare la normativa proprio per evitare che altri frutti possano continuare cadere!

Allora, i territori di molti Comuni italiani, prima a bassissimo rischio sismico o addirittura asismici, sono stati inseriti in una diversa classe che prevede, appunto, un rischio sismico molto più elevato…

Per i capannoni andati distrutti, oltre a chiedersi come possa essere accaduto, non resta che la ricostruzione con i nuovi criteri…

Ma per quelli ancora in piedi, invece, è diventato necessario nonché obbligatoriomettere in cantiere una serie di attività per il loro miglioramento sismico o, meglio ancora, l’adeguamento sismico.

Adesso, anche per le norme italiane, non è infatti più tollerabile che si continui a lavorare giornalmente dentro strutture di intere aree industriali, anche di recente costruzione, a forte rischio collasso in caso di terremoto!

In un paese altamente industrializzato come il nostro, pensa infatti al rischio che corriamo quotidianamente sia in termini di danni all’economia del paese sia in termini di vittime…

La migliore di tutte le possibili azioni da mettere subito in cantiere, la fornisce il sistema di Capannone Sicuro.

E’ proprio così!

Per superare il problema della mancanza di collegamenti, il nostro staff di ingegneri ha ideato e collaudato una serie di esclusivi dispositivi meccanici, standardizzati e di facilissima installazione.

In particolare abbiamo ideato specifici CONNETTORI DUTTILIper il collegamento tra travi-pilastri e tra travi-tegoli di copertura.

Ecco una sequenza fotografica di 2 dei nostri connettori duttili:

1) Connettore Travi – Pilastri:

2) connettore Trave – Tegolo di Copertura:

E, come puoi ben comprendere, tutto ciò non è nato casualmente, ma è stato scientificamente studiato a tavolino!

Infatti, se torni per un attimo alla lista in cui ti ho elencato i motivi di collasso dei capannoni sotto le spinte del terremoto, puoi facilmente riscontrare che:

tra le mancanze trovi proprio quella che riguarda le connessioni fra pilastri-travi e travi-tegoli di copertura

tra le inadeguatezze ci sono la carenza di duttilità o l’eccessiva rigidezza dei vincoli presenti.

Se ci pensi bene, quella lista urla a gran voceche, nei nodi principali dei capannoni prefabbricati, devono essere previste delle connessioni duttili da realizzare con dispositivi meccanici proprio come i nostri.

Nel mercato noi siamo i SOLI ad averli introdotti, e non lo abbiamo fatto a caso.

La nostra idea sposa proprio la DUTTILITA’richiesta che, come già sai (vedi l’articolo “per l’adeguamento antisismico dei capannoni noi abbiamo inventato le connessioni intelligenti!“) è il contrario di rigidezza…

Ma c’è di più!

Coi nostri connettori duttili, i lavori di miglioramento o adeguamento sismico del tuo capannone industriale non modificano lo schema statico e la rigidezza originari della struttura.

Questo non è un dettaglio, ma un elemento di notevole importanza in quanto, dopo il nostro intervento, saranno evitati sia incrementi di sollecitazioni incontrollabili che il rischio di collasso della struttura.

Capannone Sicuro è allora la miglior soluzione scientificamente testata al problema del miglioramento o adeguamento sismico dei capannoni prefabbricati.

Non esitare ancora!!!

Risolviamo insieme il problema del rischio sismico del tuo capannone.

Mettiti adesso in contatto con noi:

A presto.

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