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RSPP, chi è e cosa fa? Deve valutare anche il rischio sismico?


RSPP, chi è e cosa fa?  

E soprattutto, quali sono i suoi obblighi quando si parla di valutazione del rischio sismico aziendale? 

Stiamo parlando di un professionista che nel tempo è stato caricato di responsabilità. Infatti, a tutto quello che solitamente deve fare in azienda, si è anche aggiunto l’obbligo di valutazione del rischio sismico.

E vien da chiedersi, quanti siano gli RSPP che realmente percepiscono fino in fondo i rischi a cui sono quotidianamente esposti e quanti siano, di riflesso, quelli che neanche si pongono il problema. 

Mi sono fermato a riflettere su queste problematiche ed in particolare ho meditato sui rischi connessi alla sola omissione dell’obbligo della valutazione del rischio sismico in azienda. E ho pensato al RSPP e a tutto ciò che deve fare in azienda per evitare i problemi con il D.Lgs. 81/2008. 

Detto ciò, cerchiamo di andare con ordine e di capire preliminarmente chi è l’RSPP e che compiti ha all’interno dell’azienda, soprattutto quando si parla di valutazione del rischio sismico.

Procediamo. 

RSPP: chi è, da chi viene nominato e quali sono i suoi compiti?  

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: ecco chi è il RSPP

E come stabilito dal D.Lgs. 81/2008, all’interno di un’azienda è necessaria la presenza di un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. 

Questa figura, nominata dal datore di lavoro, deve possedere capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro, per assumersi e dimostrare di avere quelle responsabilità che gli permettono di organizzare e gestire tutto il sistema appartenente alla prevenzione e alla protezione dai rischi.

Il datore di lavoro, dopo averne constatato il possesso di specifiche capacità e requisiti professionali, può nominare come Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione anche un dipendente della sua azienda. Ovviamente, è consentita l’attribuzione dell’incarico ad una persona esterna all’azienda, anche in questo caso previo accertamento delle competenze tecniche e professionali richieste dalla legge sulla tutela della sicurezza.

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione deve frequentare corsi di formazione funzionali al ruolo da svolgere e deve essere in possesso di un attestato che dimostri di aver acquisito una specifica preparazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi.

La funzione di RSPP può essere esercitata anche dal datore di lavoro se si tratta di aziende:

  • artigiane o industriali, con un massimo di 30 lavoratori;
  • agricole o zootecniche, che occupano fino a 10 dipendenti;
  • ittiche, con un limite di 20 lavoratori;
  • altri settori, fino a 200 dipendenti.

In queste ipotesi, il datore di lavoro può esercitare il ruolo di RSPP solo dopo aver frequentato uno specifico corso di formazione riguardante la sicurezza sui luoghi di lavoro e con l’impegno di aggiornamento periodico.

E per quanto riguarda il rischio sismico? 

Approfondiamo.

RSPP e rischio sismico: quali sono gli obblighi previsti dalla legge? Ti confesso che…

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ha un ruolo importante nella valutazione e gestione del rischio sismico in azienda: deve coordinare e supervisionare le attività di prevenzione e protezione dai rischi nell’azienda, in base al TUSL (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, D.Lgs. 81/08).

In pratica, il RSPP è responsabile di assistere il datore di lavoro nell’identificazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, nella valutazione dei rischi esistenti e nell’adozione delle misure necessarie per eliminarli o ridurli al minimo. 

In relazione alla valutazione del rischio sismico, il RSPP dovrebbe aiutare il datore di lavoro a identificare le aree dell’azienda che potrebbero essere vulnerabili in caso di sisma e a valutare l’impatto sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori.

Inoltre, il RSPP dovrebbe coordinare la predisposizione del piano di emergenza ed evacuazione in caso di terremoto e la formazione del personale su come comportarsi in caso di sisma. Il RSPP, insieme al datore di lavoro, dovrebbe anche essere responsabile di verificare che le misure di mitigazione del rischio sismico siano adeguate e che siano state implementate correttamente. Nel nostro caso, per avere un capannone antisismico. 

In generale, il RSPP è una figura professionale chiave per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in caso di evento sismico: non vi è dubbio che spetta al RSPP l’obbligo di valutazione del rischio sismico.

E ti confesso che se fossi il RSPP della mia azienda, qualche bella preoccupazione da fronteggiare l’avrei eccome!

Infatti, solo l’idea di dover “rilevare i fattori di rischio” e di dover “elaborare un piano contenente le misure di sicurezza da applicare per la tutela dei lavoratori” (DVR), mi destabilizzerebbe un po’. 

Perché?

Perché, per come è impostata la norma (Il D.Lgs 81/2008 impone l’ obbligo di valutazione del rischio sismico), non dovrei tralasciare neanche uno di questi rischi! A proposito, clicca qui e scopri cosa rischi con un DVR incompleto

Io mi occupo di valutazione del rischio sismico da diverso tempo e, posso assicurarti che, in Italia, veramente in pochi l’hanno valutato e inserito correttamente nel DVR.

Posso anche comprendere l’omissione da parte di quegli RSPP che, contemporaneamente, sono anche datori di lavoro – o meglio, ci provo a capire, anche se in realtà non lo capisco proprio! Non è ammissibile infatti rischiare sulla pelle dei propri dipendenti! – ma è ingiustificabile, da ogni punto di vista, il RSPP incaricato dal datore di lavoro che non inneschi la procedura prevista per l’ obbligo di valutazione del rischio sismico che è di fondamentale importanza per TUTTA l’azienda (forza lavoro, macchinari, magazzino, ecc.).

Ma chi è il RSPP che può occuparsi del rischio sismico? Può sembrare una domanda banale, ma…

Il RSPP dovrebbe avere una conoscenza approfondita dei principi della sismologia e della meccanica del suolo, nonché dei requisiti normativi e delle buone pratiche per la valutazione e la mitigazione del rischio sismico.

In generale, la valutazione del rischio sismico in un’azienda dovrebbe comprendere un’analisi degli edifici e delle strutture presenti, al fine di identificare quelle che potrebbero essere vulnerabili in caso di sisma. In questo contesto è importante anche considerare le attività aziendali e il personale presente nei locali, per valutare l’impatto sulla sicurezza in caso di evento sismico.

Una volta effettuata la valutazione, il professionista incaricato dovrebbe fornire un rapporto dettagliato che descriva le sue conclusioni e le raccomandazioni per la mitigazione del rischio sismico. Queste raccomandazioni possono includere il retrofitting degli edifici e delle strutture vulnerabili, la formazione del personale su come comportarsi durante un sisma, la predisposizione di un piano di emergenza, e altre misure progettate per aumentare la sicurezza durante un evento sismico.

Ecco, non era una domanda poi così banale, vero? 

Sei anche tu un RSPP che ancora non si è posto il problema della corretta valutazione del rischio sismico? 

Se nella tua azienda non avete ancora messo mano all’obbligo di valutazione del rischio sismico, hai aperto l’articolo giusto. 

E ti indico subito le 3 principali carenze da tenere in considerazione quando si parla di obbligo di valutazione del rischio sismico: 

  1. Perdita d’appoggio TRAVE-PILASTRO;
  2. Ribaltamento dei pannelli di tamponamento;
  3. Scaffalature inadeguate.

Fatta questa precisazione, ti invito a chiederti: 

Le travi principali sono in qualche modo vincolate ai pilastri?

I pannelli di tamponamento esterno sono ancorati alla struttura portante con un valido sistema?

Le scaffalature hanno un libretto di uso e manutenzione e sono certificate per il sisma e montate correttamente?

Questo può essere un buon inizio. 

Poi, se vuoi avere dalla tua parte un pool di tecnici qualificati per evitare di “perdere pezzi per strada” e per fare le cose “a norma” senza brutte sorprese e in tempi rapidi, leggi attentamente qui

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Giovanni Pagliardini,

esperto in consolidamento sismico di capannoni industriali. 

Ideatore e creatore del SISTEMA Capannone Sicuro®

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