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Sismabonus attività produttive: Domande e Risposte

Se hai aperto questa pagina è perché vuoi sapere come sfruttare l’importante agevolazione “Sismabonus attività produttive” per mettere in sicurezza la tua azienda. 

Bene. 

In un altro articolo pubblicato su questo blog, ho già affrontato il tema del Sismabonus per capannoni industriali e di come ottenerlo con il minimo sforzo e senza litigare con l’Agenzia delle Entrate. Ti consiglio di leggerlo per avere ben chiaro il quadro generale della situazione. 

Quindi, dato che puoi scoprire a chi spetta il Sismabonus, quali interventi si possono fare con il Sismabonus, qual è la normativa di riferimento leggendo l’articolo “Sismabonus Capannoni Industriali”, non voglio ripetere le stesse cose anche qui. 

OK, ma perché hai deciso di scrivere un altro articolo sul Sismabonus?

Con questo articolo voglio rispondere a 5 domande che mi sono state rivolte da imprenditori interessati a questa importante agevolazione. 

Dubbi da spazzare via immediatamente! 

Quindi, se anche tu vuoi rendere il tuo capannone antisismico sfruttando il Sismabonus per attività produttive, ecco il mio consiglio: 

dopo aver letto l’articolo che prima ti ho indicato (puoi cliccare anche qui per leggerlo), torna su questa pagina per approfondire la questione e per scoprire quanto è semplice avviare la tua pratica con un team di professionisti qualificati al tuo fianco. 

In questo modo, avrai un quadro generale completo e saprai bene cosa fare per ottenere il massimo risultato con zero noie fiscali. 

Sismabonus attività produttive e zone di rischio sismico: “Il mio capannone industriale si trova in zona 4, posso usufruire del Sismabonus?”

La risposta purtroppo è negativa. 

Infatti, per tutti gli immobili adibiti ad attività produttiva (e non solo!) non è possibile accedere all’agevolazione che consente di fare importanti lavori di adeguamento e miglioramento sismico in modo conveniente. 

Il Sismabonus è un’agevolazione riconosciuta solo per immobili che sorgono in zona 1, zona 2 e zona 3 di rischio sismico (qui trovi la mappa con classificazione sismica aggiornata). 

Pratiche Sismabonus attività produttive: “Se presento l’asseverazione con la pratica sismica, successiva alla richiesta del titolo edilizio, e non con la SCIA o Permesso di Costruire, va bene ugualmente?”

Anche in questo caso la risposta è negativa. 

L’alternativa è quella di mettere in atto una situazione di variante che ti da la possibilità di depositare l’asseverazione con la richiesta di variante (SCIA).

La situazione non è delle più semplici e per non correre rischi il consiglio è quello di chiedere supporto a professionisti qualificati e preparati in tema di Sismabonus attività produttive, per evitare di commettere errori che potrebbero costare molto caro. Poi, ogni caso deve essere valutato con grande attenzione ed è proprio per questo motivo che noi di Capannone Sicuro partiamo sempre da un’analisi dettagliata, tecnica e fiscale, per garantirti la detrazione che ti spetta e un risultato all’altezza delle tue aspettative, con zero noie fiscali alla fine dei lavori. 

Sismabonus attività produttive, collaudi e asseverazioni: “Come funziona il collaudo post lavori con il Sismabonus attività produttive?”

L’iter è sempre lo stesso. 

Anche quando c’è di mezzo il Sismabonus, l’iter previsto per il collaudo post lavori è sempre lo stesso, cioè quello di una normale pratica di collaudo. 

Ma ecco un “dettaglio” interessante: la spesa per tutti i lavori di collaudo post intervento rientrano nel Sismabonus attività produttive. 

Poi, c’è un’altra precisazione da fare: per il Sismabonus occorrono 2 asseverazioni. 

La prima asseverazione è rilasciata dal progettista che attesta la classe di rischio sismico del fabbricato (clicca qui se vuoi sapere come si calcola il rischio sismico) e quella conseguibile a seguito degli interventi sulla struttura. Questa asseverazione deve essere allegata alla richiesta del titolo abilitativo. 

La seconda asseverazione richiesta per il Sismabonus attività produttive è quella rilasciata dal direttore dei lavori e, appunto, dal collaudatore, che devono attestare la conformità degli interventi eseguiti rispetto al progetto depositato e attestato dal progettista. Questa asseverazione serve proprio per attestare l’avvenuta riduzione del rischio sismico dell’immobile. 

Sismabonus attività produttive e spese tecniche: “l’agevolazione comprende anche tutte le spese tecniche pre intervento?”

Se ti stai chiedendo se l’agevolazione riconosciuta per tutti i lavori di miglioramento e adeguamento sismico di un capannone industriale comprende anche le spese tecniche, cioè gli studi di vulnerabilità sismica ed eventuali prove per la caratterizzazione dei materiali e degli elementi, ecco la risposta che spazzerà via tutti i tuoi dubbi: 

“Sì, il Sismabonus comprende anche queste spese!”

Attenzione!

Se decidi di non procedere con gli interventi necessari per mettere in sicurezza il tuo capannone, tutte le spese tecniche preliminari all’intervento non rientreranno più nell’agevolazione. Questo perché il Sismabonus opera con il solo fine di ottenere un miglioramento sismico dell’immobile (ecco perché serve anche la seconda asseverazione che abbiamo visto poc’anzi, utile per dimostrare il miglioramento di 1 o 2 classi di rischio rispetto alla situazione di partenza).

Massimali Superbonus attività produttive: “Il numero delle unità immobiliari va solo secondo i subalterni?”

Il Sismabonus prevede un tetto di spesa massimo per ogni unità immobiliare di 96.000 euro.

Ma meglio fare un esempio per spazzare via tutti i dubbi.

Prendiamo come riferimento un capannone industriale di 30.000 mq con un unico subalterno. Il massimale è sempre quello riportato prima, cioè 96.000 euro. Ma in questo specifico caso, è possibile ottenere un massimale superiore data l’estensione del capannone?

Il Sismabonus per immobili adibiti ad attività produttive consente di moltiplicare 96.000 euro per ogni subalterno catastale, secondo l’ultima data di accatastamento. Quindi, per un capannone molto grande, con un unico subalterno catastale, il tetto massimo di spesa è unico, cioè non moltiplicabile. 

Tante sono le associazioni di categoria che si sono battute per chiedere una modifica della normativa, cioè per eliminare questo vincolo che, in casi particolari come quello appena visto, potrebbe complicare un po’ le cose. Purtroppo, ad oggi, nessuna novità in merito. 

Come sfruttare il Sismabonus attività produttive “senza stress”, in tempi brevi e con la garanzia del risultato

Non devi preoccuparti di nulla!

Il team di Capannone Sicuro può seguire ogni fase del tuo progetto di adeguamento sismico, aiutandoti a non impazzire per la gestione delle pratiche fiscali. Ti ricordo che collaboriamo con i massimi esperti in Italia per le pratiche di detrazione fiscale e che da anni aiutiamo le aziende ad ottenere gli incentivi per qualsiasi tipologia di capannone. 

Lavoriamo seguendo un Sistema di Lavoro preciso e possiamo garantirti una soluzione “chiavi in mano” per aiutarti a risparmiare effettuando i migliori interventi che renderanno la struttura del tuo capannone davvero sicura. Interventi non invasivi con dispositivi antisismici certificati di ultima generazione. 

Se vuoi sfruttare il Sismabonus Capannoni e non vuoi avere noie fiscali per un (vero) intervento di miglioramento sismico, CLICCA QUI e scopri come possiamo aiutarti progettando interventi su misura per la tua azienda. 

Oppure mettiti in contatto telefonico con noi al numero verde:

Contatti Capannone Sicuro | Numero Verde

Giovanni Pagliardini,

esperto in consolidamento sismico di capannoni industriali. 

Ideatore e creatore del SISTEMA Capannone Sicuro®

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