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Valutazione dei rischi aziendali: hai considerato il rischio sismico?

Valutazione dei rischi aziendali: cosa lega l’agibilità del tuo capannone con la valutazione del rischio sismico? 

Voglio parlarti dell’errore che troppo spesso viene commesso da imprenditori e RSPP. Vuoi sapere qual è?

Te lo dico subito, per non tenerti sulle spine. 

«Non mi serve il documento di valutazione del rischio sismico perché ho già il certificato di agibilità!»

Ecco l’errore. Grave!

Mettiamo subito in chiaro una cosa: l’agibilità del capannone non basta per essere in regola! E non ti salva dal terremoto!

Detto ciò, voglio riportarti 5 “situazioni pericolose” in cui ti potresti trovare se, appunto, non hai fatto tutte le attività richieste (in un certo modo e con tutte le carte in regola!) per la sicurezza dell’ambiente di lavoro.

E voglio anche aiutarti con una soluzione a misura delle tue esigenze per proteggere la tua attività. 

La valutazione dei rischi aziendali: ti serve il DVR anche se hai un certificato di agibilità e il tuo capannone è nuovo

La valutazione dei rischi aziendali diventa fondamentale per identificare e gestire i rischi che possono influire sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, sulla stabilità dei processi aziendali e sulla continuità delle attività (clicca qui per approfondire). 

E tra questi rischi, c’è il rischio sismico

La valutazione del rischio sismico è cruciale perché i terremoti possono causare danni significativi alle strutture e ai beni aziendali.

E ti dico che: avere un certificato di agibilità per un capannone non è sufficiente per garantire che sia sicuro in caso di sisma. Sai perché?

Il certificato di agibilità dimostra solo che le strutture rispettano i requisiti minimi di sicurezza al momento della costruzione, ma non garantisce che siano resistenti a terremoti futuri. Inoltre, le condizioni delle strutture possono cambiare con il tempo, rendendo necessario un nuovo processo di valutazione dei rischi.

Pertanto, la valutazione dei rischi aziendali deve essere un processo continuo che consideri tutti i rischi potenziali, compreso quello sismico, e che utilizzi le migliori pratiche e le tecnologie più recenti per garantire la sicurezza e la continuità delle attività aziendali in un capannone antisismico. 

E lo dice la Legge!

La valutazione dei rischi aziendali e il DVR

Il Decreto Legislativo 81/2008, che riguarda la sicurezza negli ambienti di lavoro, prevede espressamente che il datore di lavoro valuti il rischio sismico (azione di valutazione del rischio sismico) della propria azienda, riportando i risultati nel Documento di Valutazione dei Rischi DVR anche se il capannone è nuovo.

La norma non è stata neanche scritta a caso e non siamo di fronte al classico metodo all’italiana della “gogna a tutti i costi” per l’imprenditore.

Fatta questa precisazione, passiamo alle “situazioni pericolose” di cui ti parlavo prima. 

Se ancora non hai messo in atto la valutazione del rischio sismico per il tuo capannone, pensa al pericolo legato anche solo ad uno dei seguenti casi

Ragioniamo insieme. 

Caso 1: Se il tuo capannone è stato costruito prima del 1981 ed ha anche ottenuto il certificato di abitabilità, allora nel 99,9% dei casi non sarà antisismico perché privo di connettori. 

Caso 2: Se il tuo Comune rientra tra quelli in cui, nel tempo, è cambiata la classificazione sismica (clicca qui per la mappa sismica che ti aiuta a capire in che “zona di rischio” è il tuo capannone), allora non è detto che il tuo capannone, pur avendo il certificato di abitabilità a suo tempo ottenuto, sia in regola con le norme di sicurezza sul lavoro previste dal D.Lgs. 81/2008. Sarà infatti determinante verificare in che data è stato costruito e a quali norme è stato fatto riferimento per la sua edificazione.

Caso 3: Se nel tempo sono cambiate le destinazioni d’uso o, ad esempio, sono stati eseguiti dei lavori che hanno interessato le strutture portanti, può darsi che occorra effettuare uno screening per capire come stanno attualmente le cose.
Caso 4: Nel certificato di abitabilità e/o di agibilità le scaffalature, se presenti nel capannone, non sono contemplate. E sono la fonte di un notevole rischio in caso di sisma.

Caso 5: Se c’è un altro capannone attaccato al tuo, che rischia di “martellarlo” in caso di sisma, allora bisognerà prendere in considerazione questo specifico rischio.

Credo sia sufficiente fermarsi qui con la nostra casistica, anche se potremmo continuare ancora, dato che di combinazioni di questo tipo ne affrontiamo ogni giorno con il Sistema Capannone Sicuro® e ne conosciamo quindi un’infinità. 

Valutazione dei rischi aziendali: è chiaro che la valutazione del rischio sismico ex Legge 81/2008 non ha niente a che fare con il certificato di agibilità del tuo capannone? 

Ora, credo sia chiaro. 

Come avrai notato, in nessuno dei casi riportati il certificato di agibilità o abitabilità, se presente, non è minimamente in grado di fare la differenza e di archiviare speditamente la questione.

Infatti, la valutazione del rischio sismico non deve limitarsi solo all’immobile in sé, ma si deve estendere anche a quegli elementi che, in caso di sisma, possano costituire un reale rischio per l’incolumità di chi opera e lavora dentro quel capannone.

Con questo non sto dicendo che “QUALSIASI” oggetto contenuto nel capannone è fonte di rischio sismico, ma che la valutazione del rischio sismico connesso, tanto per fare degli esempi, alla presenza di una scaffalatura, un armadio, un macchinario è demandata proprio alla sensibilità, alle capacità e alla preparazione dell’esperto che stila la perizia di valutazione.

Come fare una precisa valutazione dei rischi aziendali senza dimenticare pezzi per strada? 

Ti aiutiamo noi di Capannone Sicuro. 

E lo facciamo con il Sistema che tante aziende italiane continuano a sfruttare per mettersi al sicuro. 

I nostri tecnici svolgono SOLO questo tipo di indagine e conoscono perfettamente tutte le casistiche e le reali possibilità di rischio ad esse connesse: la valutazione del rischio sismico deve comprendere sia il contenitore (parte geologica ed edilizia) che il contenuto (attrezzature, macchinari, scaffalature, lampadari e tanto altro).

Ma è anche vero che esiste un limite, legato spesso alle reali capacità di colui che deve valutarlo, all’approfondimento dell’indagine. Ad esempio, un quadro in tela non costituisce, per la valutazione del rischio sismico, un pericolo da valutare (anche se ci è capitato di vedere perizie improvvisate che prevedevano addirittura la sua rimozione).

Ora, se vuoi metterti al sicuro da tutti i punti di vista per la valutazione del rischio sismico aziendale, affida a noi la realizzazione della perizia.

Dopo la perizia, potrai decidere autonomamente se vale o meno la pena di procedere con un eventuale adeguamento o miglioramento sismico del tuo capannone industriale.

Clicca qui e richiedi subito la valutazione del rischio sismico del tuo capannone. 

Puoi anche contattarci direttamente al Numero Verde: 

Valutazione dei rischi aziendali _ Capannone Sicuro

Giovanni Pagliardini,

esperto in consolidamento sismico di capannoni industriali. 

Ideatore e creatore del SISTEMA Capannone Sicuro®

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