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Valutazione rischio sismico aziendale: ecco come puoi mettere in salvo la tua attività   

“Devo fare la valutazione del rischio sismico del mio capannone?”

Già conosci la risposta!

Ho deciso di scrivere questo breve articolo per 2 motivi: 

  1. illustrarti in breve come viene fatta la valutazione del rischio sismico di un edificio esistente, nello specifico di un capannone industriale; 
  2. mostrarti la soluzione veloce e sicura per mettere in sicurezza la tua attività

A dire il vero, c’è anche un terzo motivo che mi ha spinto a buttare giù queste poche righe. Ed è proprio da questo terzo motivo che voglio partire. 

Ora, sono sicuro che non vedi l’ora di scoprire quali sono le principali fasi di questa valutazione obbligatoria (perché è obbligatoria!), ma prima lascia che ti racconti cosa è successo qualche settimana fa. Perché la chiacchierata che ho fatto con un mio carissimo amico che si occupa di sicurezza dei macchinari in Abruzzo potrebbe interessarti, dato che mi ha rivolto alcune domande proprio sul rischio sismico aziendale. 

E magari anche tu hai gli stessi dubbi. 

Valutazione rischio sismico aziendale: sempre la stessa storia!

Qualche settimana fa, come ti dicevo, ho ricevuto la telefonata del mio amico: 

“Mi trovo in un’azienda a L’Aquila e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione mi ha fatto una serie di considerazioni ed obiezioni sul rischio sismico aziendale alle quali non sono in grado di rispondere. Mi aiuti?”

Avevo già capito di cosa si trattava. E non perché ho poteri magici, ma perché è sempre la stessa storia. Però, non ti nascondo che speravo tanto di sbagliarmi. 

Così, ho risposto: “Dimmi tutto, Claudio. Di cosa si tratta?”

E questa è la risposta che proprio non volevo sentire: “Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dice di avere il certificato di agibilità dell’immobile e che non deve fare altro. E dice che è solo tenuto a calcolare l’indice di rischio sismico dell’edificio.”

Purtroppo non mi sbagliavo. 

Sempre la stessa storia!

Quotidianamente noi di Capannone Sicuro® dobbiamo affrontare questo tipo di considerazioni che – lasciamelo dire – sono legate non tanto alla scarsa conoscenza dell’argomento degli RSPP, quanto all’incompetenza di coloro che li consigliano e li guidano che, pur dovendo essere preparati anche su questo argomento, continuano imperterriti a far circolare informazioni sbagliate.

Stiamo parlando di valutazione del rischio sismico nei luoghi di lavoro, in capannoni industriali, ed è vero che la materia non è per niente semplice. Ma mettere in giro “certe voci” è molto pericoloso. 

Quindi, ci tengo a precisare che: 

TUTTE LE AZIENDE ITALIANE CON DIPENDENTI DEVONO PROCEDERE CON LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO AZIENDALE AI SENSI DELL’Art 17 del D.LGS 81/2008 (SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO).

Punto.

Tutto il resto sono chiacchiere inutili e tentativi di prendere scorciatoie tanto pericolose. 

Occhio ai “dettagli”!

Ho scritto valutazione del rischio sismico AZIENDALEperché la questione sicurezza sismica per chi lavora in una fabbrica non è solo legata alla struttura portante del capannone, ma si estende anche a tutte le altre sorgenti di rischio in caso di sisma presenti dentro l’edificio e fuori.

E ho scritto “TUTTE” perché devono provvedere a fare la valutazione del rischio sismico anche le aziende che hanno aperto ieri (e scrivere il tutto nel DVR!).

Ora, prima passare alla breve descrizione dei principali passaggi da fare per la valutazione del rischio sismico del tuo capannone industriale e alla soluzione che ti consentirà, senza bloccare la tua attività, di metterti al sicuro, vorrei soffermarmi un attimo sulle obiezioni del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Ecco perché avere il certificato di agibilità NON ti esonera dal fare la valutazione del rischio sismico aziendale 

Vado dritto al punto. 

Ai fini del D.Lgs 81/2008, essere in possesso del certificato di agibilità significa praticamente niente. 

Questo per 2 motivi:

1) perché il certificato di agibilità riguarda solo l’immobile e non dice niente sulle attrezzature e tutto quello c’è nel tuo capannone;

2) perché stiamo parlando di un documento che certifica che, alla data in cui è stato rilasciato, l’immobile rispettava le Leggi in vigore e non può garantire niente se, successivamente, hanno cambiato le carte in tavola (e ti garantisco che le cose sono cambiate!).

Adesso che sai perfettamente perché non basta il certificato di agibilità cerco di spiegarmi anche con la questione del calcolo dell’indice di rischio sismico (in realtà si tratta dell’indice di vulnerabilità sismica dell’immobile).

Calcolare l’indice di vulnerabilità sismica non serve a niente perché il Datore di Lavoro ed il suo RSPP devono sapere esattamente quale sia il problema che devono affrontare. In parole molto semplici, diventa indispensabile conoscere puntualmente le varie vulnerabilità in termini semplici ma esaustivi (cosa che un numero non è in grado di fare). Le condizioni minime devono mettere il Datore di Lavoro e l’RSPP in grado di sapere dove, cosa e quanto rischiano in caso di terremoto e, possibilmente, devono essere anche messi in condizione di intervenire efficacemente.

E ora passiamo al “come fare la valutazione del rischio sismico per mettere in sicurezza un capannone industriale“. 

Ecco la procedura da seguire per rendere il tuo capannone antisismico

Come fare la valutazione del rischio sismico di un capannone industriale

Come detto, ogni azienda deve obbligatoriamente dotarsi del documento di valutazione del rischio sismico. 

Che cos’è?

Consiste nell’analisi e nella valutazione di tutte le sorgenti di rischio in caso di sisma. 

In pratica, ecco cosa fare: 

  1. identificare la pericolosità del sito;
  2. analizzare la vulnerabilità della struttura e di tutto ciò che c’è all’interno; 
  3. valutare l’esposizione; 
  4. elaborazione di una perizia;
  5. stesura del programma degli interventi in ordine di priorità; 
  6. revisione del piano di emergenza per non “avere brutte sorprese” (il terremoto non avvisa!). 

Alla fine della valutazione del rischio sismico verrà assegnato un livello di rischio sismico (scarso, basso, medio, alto, molto alto) del fabbricato, inteso come “contenitore” e “contenuto”.

Per ogni sorgente di rischio riscontrata, si dovrà procedere con la messa in sicurezza. 

Per quanto riguarda l’edificio prefabbricato si procederà con una valutazione della sicurezza secondo i criteri previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 – cap. 8 (costruzioni esistenti).

Per tutte le altre vulnerabilità riscontrate i nostri tecnici specializzati porteranno avanti un analogo percorso di messa in sicurezza. 

Detto ciò, sicuramente ti interesserà sapere che:

  • per rendere davvero il tuo capannone antisismico devi utilizzare la tecnologia giusta e dispositivi dissipatori certificati a norma di legge;
  • gli impianti non possono essere collegati alla struttura solo per attrito ma con dispositivi di vincolo rigidi o flessibili. 
  • utilizzare dispositivi di interruzione automatica per evitare fuoriuscite incontrollate di gas o fluidi.
  • I tubi per la fornitura di gas o fluidi devono poter sopportare senza rotture i massimi spostamenti tra la costruzione e il terreno dovuti al sisma. 
  • è importante fare un’analisi anche dei serramenti che possono diventare davvero tanto pericolosi in caso di sisma (caduta del vetro, caduta dei battenti apribili, caduta di vari elementi come fermavetri, cornici e imbotti).

Sono tanti gli aspetti da valutare e la questione è delicata. 

A chi devi rivolgerti per una precisa valutazione del rischio sismico del tuo capannone industriale?

All’inizio dell’articolo ti ho parlato della soluzione veloce e sicura per mettere in sicurezza la tua attività

Ed è giunto il momento di fare insieme il primo passo. 

La materia Sicurezza negli ambienti di lavoro è ormai stata sviscerata in un’infinità di sfaccettature differenti e ti assicuro che nessuna presa di posizione ufficiale e/o giurisprudenziale contempla o tollera le furberie cui siamo stati abituati nel passato.

La valutazione del rischio sismico nei luoghi di lavoro va fatta e deve essere condotta in modo serio andando a scovare (per eliminarle!) tutte le sorgenti di rischio per te e per i tuoi dipendenti in caso di terremoto.

Noi di Capannone Sicuro®  abbiamo condotto decine e decine di valutazioni del rischio sismico per aziende in tutta Italia e, nella maggior parte dei casi, abbiamo ricevuto anche i ringraziamenti del DL o del RSPP per aver fatto notare alcuni atteggiamenti superficiali e con altissimo potenziale di rischio.

Il problema serio è che, nella maggior parte dei casi, si è tanto presi dalla routine giornaliera del lavoro, che al terremoto non ci si pensa. Ecco perché ho voluto buttar giù qualche riga sui pericoli che corri con un capannone che non ha nessun sistema di sicurezza antisismica. 

E come ti dicevo, è proprio giunto il momento di fare il primo passo, cioè una precisa valutazione del rischio sismico

Se la tua attività si svolge dentro a un capannone industriale e vuoi capire come proteggerti dal terremoto, ti invito a cliccare qui per richiedere uno screening gratuito sui rischi sismici legati al tuo capannone. 

Il Sistema Capannone Sicuro® ha già permesso a decine di imprenditori di risolvere il problema terremoto e di centrare gli obiettivi in tempi certi, senza traslochi o fermi di produzione. 

Clicca qui per saperne di più

Giovanni Pagliardini,

CEO Capannone Sicuro®

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