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DVR Aziendale e rischio sismico: ecco cosa rischi con un DVR incompleto

Parliamo di DVR aziendale (Documento di Valutazione dei Rischi) e rischio sismico.

Chi si occupa in azienda di sicurezza negli ambienti di lavoro (Datore di lavoro e Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) dovrebbe ricevere un premio ogni giorno dell’anno per il solo fatto di aver assunto questo incarico.

Ad essere proprio sinceri, il datore di lavoro ne avrebbe fatto tranquillamente a meno di ricoprire questo ruolo ad esso spettante per effetto del D.Lgs 81/2008.

Scherzi a parte, devo ammettere che questa consapevolezza deriva da una sentenza (e non è l’unica!) della Cassazione Penale.

Ora, sicuramente sai che in qualità di imprenditore e di datore di lavoro hai l’obbligo di effettuare la Valutazione dei rischi in forma scritta (DVR aziendale), ma forse non sai che se non è fatta “in un certo modo” rischi davvero grosso. 

Ti consiglio di leggere attentamente quanto segue e di arrivare alla fine dell’articolo per scoprire come metterti al sicuro e lavorare serenamente. 

Valutazione dei Rischi e DVR aziendale: la sentenza!

Nella sentenza della Cassazione Penale n. 3313 del 23.01.2017 si afferma che la mancata previsione di un rischio nel DVR è imputabile per colpa, senza che tale omissione possa essere sanata dalla formazione individualmente fornita al lavoratore sul rischio specifico.

Ma cosa è successo?

É successo che, all’interno di un opificio industriale, si è innescato un incendio di notevoli dimensioni a causa di un trasporto anomalo di una cisterna su di un muletto. Per un urto, si è verificata la fuoriuscita di liquido infiammabile che ha preso fuoco distruggendo tutto.

C’è stato un morto ed altri operai hanno subito serie ustioni.

A questo punto ti starai chiedendo: «cosa c’entra l’incendio con il rischio sismico nel DVR aziendale?»,

Con calma, ci arriviamo!

Quando è accaduto il fatto, gli ispettori delle autorità preposte ai controlli sono immediatamente andati alla ricerca del DVR aziendale ed hanno scoperto che non prevedeva il rischio poi verificatosi.

Il DL ed il suo RSPP hanno provato a difendersi spiegando che, per configurarsi l’elemento della colpa, non era sufficiente affermare che il rischio non era stato previsto, dovendosi verificare se esso fosse anche prevedibile e, dunque, evitabile prima del fatto.

La Corte, pur condividendo il ragionamento, rigetta comunque la tesi difensiva: il rischio era prevedibile perché nel DVR aziendale già si dava atto di precedenti episodi aziendali di sversamento di prodotti liquidi per cause analoghe a quelle verificatisi.

A questo punto, gli imputati sostengono però che l’incompletezza del DVR aziendale (clicca qui e scopri come NON redigere un DVR), tuttavia, è solo “formale”, nel senso che essa sarebbe “sanata” per effetto dell’attività di formazione e informazione di cui i dipendenti erano stati comunque destinatari sul rischio.

Anche questa volta la tesi difensiva viene rigettata.

La Suprema Corte di Cassazione non condivide affatto la tesi che tende “a svilire il rilievo del documento di valutazione dei rischi” perché siamo di fronte ad un “quadro normativo inequivocabile, che impone l’adozione di uno specifico atto scritto, con contenuti precisi”.

Allora, eccoci a noi!

Adesso che hai capito cosa può succederti con un DVR Aziendale non completo o redatto “tanto per”, leggi qui e mettiti al sicuro

Pensa ad un esempio simile a quello sopra descritto con, la parola “TERREMOTO” anziché “incendio” e con, al posto di “cisterna o liquido infiammabile” ci metti “SCAFFALATURE” o qualsiasi altra attrezzatura presente in azienda vulnerabile al sisma.

Senza neanche troppa fantasia descrittiva riesci tranquillamente ad immaginare un caso parallelo assolutamente aderente alla realtà.

É proprio così, non bisogna neanche sforzarsi troppo…

Nel caso del terremoto, analizzato il DVR aziendale e, verificata la mancanza totale della valutazione del rischio sismico aziendale, che scusa possiamo inventare a discolpa del povero DL e del suo RSPP?

Cosa facciamo scrivere negli atti difensivi al suo avvocato? Che l’Italia è un territorio a basso rischio sismico e che, pertanto, quanto accaduto era completamente imprevedibile?

Che il magazziniere, nonostante sia stato opportunamente istruito, non ha stivato bene i pallet nei ripiani?

Oppure, e la finiamo qui, che il Datore di Lavoro ed il suo RSPP sono persone strane che non escono mai dalla fabbrica e che a casa non hanno neanche la TV e che, quindi, non potevano essere al corrente della sismicità del nostro territorio?

Scherzi a parte, se malauguratamente dovesse succedere qualcosa, non c’è avvocato in grado di cavarti fuori indenne dai casini.

E la Suprema Corte di Cassazione lo ha spiegato bene bene. 

Se sei un DL o il suo RSPP io farei davvero un bel respiro profondo e contatterei tecnici esperti per mettere in regola il DVR aziendale

Anche il sisma è un rischio da valutare ai sensi del D.Lgs 81/2008 e a tal proposito, se non sai proprio “dove mettere le mani” per proteggere la tua azienda, leggi qui: 

  • se non disponi della documentazione necessaria ed obbligatoria per svolgere ogni indagine tecnica preventiva, penseremo noi ad accedere presso gli enti preposti per acquisire tutto il materiale necessario;
  • il nostro team è in grado di valutare tutte le sorgenti di rischio presenti nella tua azienda (struttura portante dell’edificio, scaffalature, macchinari, impianti, ecc.).

Magari il tuo Documento di Valutazione dei Rischi è già perfetto, ma magari non è come dovrebbe essere. E forse (spero di no!) la tua azienda è in pericolo.

Clicca qui e richiedi ora l’aiuto di esperti del settore per metterti in regola e al sicuro! 

Oppure telefona al Numero Verde:

DVR Aziendale _ Numero Verde Capannone Sicuro

Giovanni Pagliardini,

esperto in consolidamento sismico di capannoni industriali. 

Ideatore e creatore del SISTEMA Capannone Sicuro.

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